Rossella. Taffa
«Il grande sogno dell'Illuminismo era il progresso; la grande paura dell'epidemia è il regresso» questa frase di Lepore racchiude il senso completo di queste settimane di quarantena dove la bellezza
con il suo mistero, capace di esprimere la potenza della nascita e il fiato sottile dell’ultimo respiro, racchiude l’energia della vita e il superamento dei limiti. Una forza plastica dove la realtà non perde i propri tratti ma trova un nuovo insospettato spessore.
Esiste una misura giusta tra la voglia fortissima del presente e la speranza immaginata del futuro, qual è la formula giusta?
Come si fa? Si riesce a vedere qualcosa dietro ogni singolo gesto, sapore, aria, tempo, panorama, stoffa, strada, persona, profumo, vento, sorriso, ma tutto tutto solo così la vita non finisce anzi si arricchisce.
Quelle piccole e grandi paure che cerchiamo sempre di controllare provocano folate di aria calda nello stomaco, a volte senti un brivido, qualche volta ridi senza ritegno per frasi fulminee o per momenti inaspettati e così a partire da cose banali scavi un po’ e trovi le tue domande più importanti e forse anche quelle più dolorose.
Arte e bellezza sono l’unico vero binomio giusto per affrontare e superare questo strano momento, cosa c’è di più meraviglioso dell’’arte? L’opera d’arte è il momento in cui si esprime una nuova lingua, una nuova forma, figlie di una lotta combattuta sul filo dello sguardo che arriva estraneo e a volte inconsapevole. Immaginare un nuovo progetto è quasi come lanciarsi nel vuoto, costruire una nuova visione dà senso, tensione e direzione alla potenza stessa della bellezza, un modo per superare il limite del saper fare e del proprio futuro.
Rossella Taffa