Il santo protettore dei pensieri persi...
Vittorio Comi e Fabio Eracle Dartizio sono ospiti di AAM (Arte Accessibile Milano), negli spazi della sede del Sole 24Ore, con la perfomance/installazione Il santo protettore dei pensieri persi. Vi aspettiamo venerdì 12 alle ore 21.00 e domenica 14 alle ore 15.00. L'installazione resterà visibile poi negli orari di apertura della fiera.
Pensieri. Pensieri che nascono, si sviluppano, muoiono. Qualche volta si concretizzano. Spesso invece restano sospesi, non trovano corpo né forma, continuando a fluttuare, a girovagare, finché non trovano qualcuno che li raccolga e sappia farne buon uso. I pensieri sono come capelli. Crescono, compiono il loro ciclo vitale, invecchiano… cadono e se ne vanno a spasso senza una meta. I pensieri sono parte di noi: come i capelli, i peli, le unghie; si evolvono nel nostro corpo, vanno seguiti, curati, accuditi. Il rischio della “calvizie” della ragione è dietro l’angolo.
Per fortuna a raccogliere riflessioni, idee, aforismi volati via dalle nostre teste c’è il santo protettore dei pensieri persi!
Ironicamente (e simbolicamente) vestito con un abito di capelli umani intessuti, a rappresentare la loro caducità, il santo raccoglie i pensieri di tutti e li declama pubblicamente, salvandoli dalla dispersione, restituendo loro la voce. Gli astanti sono chiamati a partecipare direttamente all’opera. Chiunque può scrivere pensieri e gettarli nel cumulo di fogli accartocciati o può raccogliere il pensiero di qualcun altro, offrendolo al chierico, unica figura intermedia tra il santo e i suoi fedeli. Una performance già di per sé molto evocativa che, nella sede di un giornale come il Sole 24Ore, assume un senso ancor più profondo.
Nei giorni successivi resterà in mostra la veste, simulacro del santo, circondata dalle centinaia di pensieri accartocciati a terra in attesa di essere raccolti, compresi, elaborati.
Vittorio Comi e Fabio Eracle Dartizio hanno unito le loro ricerche e le loro menti vulcaniche in una performance / installazione dai molti livelli di lettura. Un lavoro che segna un punto di incontro tra due artisti dalle ricerche molto personali, da sempre caratterizzate dall’impiego di materiali anomali e da modalità espressive inconsuete. Vittorio Comi, già ben noto per le sue installazioni in manto erboso, ha recentemente cominciato a utilizzare nelle sue opere anche capelli umani intessuti: due materie che ben esprimono il concetto di ciclo vitale – tra suggestioni ambientaliste e riflessioni sulla natura umana – da sempre presente nella sua ricerca.
Il più giovane Fabio Eracle Dartizio, invece, si muove nella poesia visiva, coniugando nei suoi taccuini, con rara sensibilità espressiva e con notevole efficacia, segno grafico e parola, dimensione privata e riflessione universale.
Simona Bartolena