Una personale di Giulio Crisanti a Merate
UBI Banca Popolare di Bergamo, Agenzia di Merate e Libreria LA TORRE, via Manzoni, Merate
presentano
Lunedì 13 maggio, dalle 14,40 alle 15,40
Inaugurazione della Mostra Personale di Giulio Crisanti
con una selezione di lavori di piccolo formato
“STUDI d’ARTISTA ”
a cura del Prof. Andrea Crisanti
La mostra rimarrà aperta dal 13 al 24 maggio 2013
negli orari di apertura degli sportelli bancari
presso la Filiale di Merate della UBI BPBergamo
in via Manzoni, 56; info. 039.9284679
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“Il colore mi tiene,
ìo non ho più bisogno di andarlo a cercare
Mi tiene per sempre. Lo so.
Questo è il senso della mia vita felice:
io e il colore siamo una sola cosa.
Io sono pittore.” P. Klee
Il compito da assolvere non è facile, presentare mio padre, le sue opere.
E’ difficile perché vengono a mancare l’imparzialità e la necessaria lucidità, quest’ultima data da quella particolare condizione nella quale si deve parlare di qualcosa, o qualcuno, che non è nostro, non siamo
noi, oppure, al contrario di questo caso, non va a toccare ciò che di più intimo è presente nel nostro animo. Questo distacco io non l’ho! Questi colori, queste forme, hanno costruito la mia memoria, in alcuni casi sono divenuti riferimenti temporali, da sempre hanno educato la mia esperienza percettiva e, nella necessità di decifrarne il significato, una viva creatività che, da bambino, mi portava a spiegare ai miei compagni che ciò che stavano osservando erano città, palazzi, finestre, torri; oppure un albero, ma visto da vicino, tanto vicino. Città, palazzi, campi, macchine, tralicci, circuiti…., ma quindi questa non è arte astratta. La risposta l’ho costruita nel tempo quando il mondo classico e le rivelazioni interiori della sintassi astratta sono divenute chiare in me. E’ in queste due poetiche, apparentemente opposte, da ricercare la matrice formativa di mio padre. Da una parte un mondo antico in cui i canoni di rappresentazione della figura umana tendono alla perfezione ideale: l’armonia cosmica. Dall’altra un universo anticlassico che teorizza, in “Punto, linea, superficie”, le regole, i nuovi canoni, della figurazione del pensiero. Potremmo dire che l’ideale si sintetizza, come armonica rappresentazione della natura, con il Kandiskij della splendida “Curva dominante” come essenza figurata del pensiero del Doriforo di Policleto. Mio padre crede in questo, la sua poetica è unione, ma ha la necessità di superare i limiti posti dalle regole dettate. Plasticamente non può accettare l’involucro umano, già vincolante nella quotidianità del vivere e, al contempo, si sente di rifiutare l’assunto di Kandiskij: “…. ora sapevo esattamente che l’oggetto nuoceva ai miei quadri”. Per mio padre inizia così il viaggio in quella materia che forma tutte le cose del creato che, nella sua opera, diventa mezzo per comunicare sentimenti, impressioni, dolori, fatti, storie, che assume mille forme e colori e ritmi; materia che nel tempo, raccontata nel ciclo dei monocromi, si libera del superfluo per offrirsi liricamente come pura essenza.
Dirò quindi che mio padre non fa un’arte astratta ma concreta, palesando il reale che noi non vediamo e nel quale siamo liberi di perderci.
Andrea Crisanti Merate, 9 maggio 2013
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Giulio Crisanti nasce a Frascati; studia e si forma artisticamente a Roma. Già dalla fine degli anni '50
presenta una sua identità artistica e ne sviluppa i contenuti attraverso l'uso della pittura, della ceramica
e della scultura. Dal 1982 vive nella Brianza lecchese dove la sua attività artistica è seguita con inte -
resse dai critici d'arte D. Montalto, A. Veca, G. Seveso, M.Pizziolo, L.Erba, S. Bartolena, M. Tavola .
Ha lavorato per Enti pubblici e privati; le sue opere sono in Musei e collezioni, in Italia ed all'estero.