Schiavocampo al NOA di Milano.
Il N.O.A – Via Andrea Ponti, 4 -Milano - ospita una mostra del grande Paolo Schiavocampo.
La mostra propone un percorso di lettura dell’arte di Paolo Schiavocampo attraverso una scelta di opere storiche e attuali che documentano molteplici fasi di ricerca, evidenziando le componenti dialettiche della sua originale visione immaginativa.
Dopo aver assimilato la lezione astratta di “Forma 1” Schiavocampo partecipa al clima culturale del “Realismo esistenziale” con opere (paesaggi urbani, periferie milanesi, figure legate al mondo del lavoro) che affrontano il ruolo dell’artista in rapporto a un nuovo umanesimo sociale.
Dopo il soggiorno a New York nel 1964 l’arte di Schiavocampo si caratterizza per una libertà inventiva del segno e del colore, cui seguono i collages multicolori e le composizioni di radice costruttivista, premessa alle prime sculture, realizzate con legno plastica o metallo nel 1966-67.
La visione plastica risponde all’idea di spazio come luogo di sedimentazioni materiche, processo in divenire, campo di forze simultanee, ricerca di movimenti che negli anni Settanta esprimono la natura instabile della forma. Questi caratteri non abbandonano mai le tensioni espressive di Schiavocampo, si avvertono sia nella serie dei Polimaterici (1986-1992), sia nel ciclo dei Cementi (1993-2003), sia nel ritrovato piacere per il segno della pittura (2003-2012) che l’artista coltiva nella recente stagione creativa.
“Il valore primordiale della forma –ha osservato il critico d’arte Claudio Cerritelli che interverrà all’inaugurazione - è quanto l’artista persegue in ogni momento del suo operare, sintesi di progetto e immaginazione, intuizione e razionalità, metodo e invenzione, polarità necessarie affinché Schiavocampo possa esprimere senza vincoli restrittivi le molteplici tecniche e gli intrecci tra i vari linguaggi ( dalla pittura alla scultura, dall’oggetto alla spazio ambientale),
orientamenti simultanei che fanno della sua arte una delle sperimentazioni più avvincenti nel panorama dell’arte contemporanea” .
Durante la serata, sarà presentato il filmato intitolato “Schiavocampo, lo spazio mutevole” realizzato nel 2013 da Ezio Pagano del Museo di Bagheria in collaborazione con Yaren videomaker, un documento che raccoglie commenti e interviste con l’artista durante il recente periodo della sua attività.
Inaugurazione 7 giugno 2013 ore 19.00
PAOLO SCHIAVOCAMPO
Sculture, dipinti, cementi, ceramiche, carte
Notizia biografica
Paolo Schiavocampo nasce nel 1924 a Palermo. Dopo gli studi di architettura all’Università di Roma e alle Accademie di Belle Arti di Venezia e Milano con Saetti e Manzù, si trasferisce nel 1948 a Milano, dove vive e lavora. Inizia l’attività artistica nell’immediato dopoguerra a Roma, dove è vicino agli artisti di Forma Uno. Dal 1959 al 1963 partecipa al movimento informale. Nel 1964 è a New York ospite per due anni di Salvatore Scarpitta con cui collabora. Nel 1967 passa alla scultura avviando una fase d'intenso lavoro fino al ’75, quando un grave incidente lo blocca per alcuni anni. Riprende le esperienze sulla scultura nel 1977. Nel 1979, nel corso di un secondo viaggio negli USA, tiene conferenze alla U Mass University di Boston. Nel 1980 fonda una scuola di scultura per scalpellini a Serre di Rapolano (Siena) e lo stesso anno partecipa alla rinascita di Gibellina dopo il terremoto con una grande scultura in travertino siciliano. Nel 1990 collabora con la galleria d’arte Stelzner e Rading di Düsseldorf. Nel 1987 esegue una grande opera in cemento per la Fiumara d’Arte di Antonio Presti in Sicilia. Tra il 1992 e il 1996 è attivo sul progetto per il Parco di Hattingen nella Rühr, eseguito in parte. Sue opere sono presenti in musei (tra cui Museo del Castello di Pavia, Pinacoteca di Macerata, Museo di Bochum), Mart di Rovereto e collezioni private, senza dimenticare altre realizzazioni pubbliche, le fontane di Vado e di Sesto San Giovanni (Milano).
Infine, un significativo gruppo di opere è entrato a far parte della prestigiosa raccolta delle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento dove l’artista ha tenuto nell’autunno 2012 un’esauriente mostra antologica promossa da Nino Pusateri e curata da Claudio Cerritelli, con la preziosa collaborazione con il figlio dell’artista Giovanni Schiavocampo.