Arte in corso
TRA ORIENTE E OCCIDENTE. CERRI / QI
27/10/2024

LUO QI e GIOVANNI CERRI

Tra Oriente e Occidente
Ricordando Marco Polo
Mostra a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini

27 ottobre – 24 novembre

Orari di apertura
da giovedì a domenica 16-19

Inaugurazione mostra
Domenica 27 ottobre ore 18.00

 

 



La mostra "Tra Oriente e Occidente. Ricordando Marco Polo" di Luo Qi e Giovanni Cerri, in programma allo Spazio Heart Pulsazioni Culturali di Vimercate dal 27 ottobre al 24 novembre 2024 e curata da Simona Bartolena, rappresenta la continuazione del progetto espositivo "Memory of History", presentato dai due artisti nei primi sei mesi del 2023 prima al Ningbo Art Museum nella provincia di Zehijang, quindi al The Roof Art Museum di Hangzhou e contemporaneamente al Centro Culturale di Milano.
Le oltre trenta opere esposte nei due piani espositivi dello Spazio Heart a Vimercate ripropongono il confronto tra Luo Qi e Giovanni Cerri, differenti stilisticamente sia nella scelta dei soggetti che nei metodi di esecuzione, ma uniti dal comune sentire e vivere l’arte come medium capace di trascendere le barriere linguistiche e culturali, creando connessioni profonde tra popoli e tradizioni apparentemente lontane.

L’incontro tra l’Oriente di Luo Qi e l’Occidente di Giovanni Cerri diventa così un'opportunità unica per mostrare come l'arte, proprio perché "non conosce confini", sia l’unica via alternativa a svolgere un ruolo cruciale nel mantenere vivo il dialogo tra diverse visioni del mondo e a creare connessioni: atto di resistenza contro l'intolleranza e l'isolamento, oltre a mostrare come la diversità di stili, tecniche e simboli possa essere una fonte inesauribile di innovazione e bellezza.

Inoltre, il richiamo all'arte del passato emerge come un elemento fondamentale per entrambi gli artisti, considerato indispensabile per la loro espressione contemporanea.
Nel confronto fra le loro opere risulta evidente come la forza dell'arte risieda nella capacità di veicolare significati complessi attraverso immagini, suoni e forme, a prescindere dal contesto culturale di partenza.

Proprio per questo l’allestimento diviene passaggio cruciale per l’esegesi stessa della mostra: la narrativa pittorica di Cerri e la narrativa linguistica di Luo Qi sono costantemente mescolate così da creare un canale privilegiato per affrontare e comprendere temi globali come l'identità, la memoria e il cambiamento, rendendo possibile una riflessione collettiva che abbraccia le differenze e le trasforma in ricchezza.

Luo Qi, nato a Hangzhou nella provincia di Zhejiang nel 1960, offre una riflessione visiva sull’eredità dell’immagine medievale, che viene portata fuori contesto, destrutturata e ricomposta, rinnovando un patrimonio iconografico con nuovi tratti, nuove luci e nuove tonalità.
Nelle opere in mostra, tutte realizzate con inchiostro su carta cinese, non traspare solo un’analisi dell'immagine medievale, ma una conoscenza del linguaggio dei gesti, dei simboli, dei colori.
L’approccio di Luo Qi, che riconosce al Medioevo una grande ricchezza di contenuti, non è storico, ma iconografico: questo permette all’artista di rivisitarlo esaltandone la ricchezza delle immagini e ricreando un suo "personale Medioevo".

Giovanni Cerri, artista milanese classe 1969, rivisita il paesaggio urbano - sia quello riferito ad architetture di carattere storico, sia quello periferico, più "anonimo" – con l’aggiunta della tematica urgente e "mondiale" dell’emergenza climatica. Luoghi che ci appaiono sotto una nuova luce, inquietante nella sua caratterizzazione di un ambiente post-umano, una visione drammatica del paesaggio del futuro, tuttavia molto prevedibile sulla base di ciò che sta accadendo al nostro pianeta per mano dell’uomo. In queste sue nuove opere, tutte tecniche miste su tela, le tendenze del presente sono percepite dall’artista come altamente negative: le tinte desolate e le pennellate che lasciano colare il colore sulla tela sono gli "avvertimenti" pittorici di quello che il cambiamento climatico sta producendo sotto gli occhi di tutti noi.
La mostra "Tra Oriente e Occidente" si completa con un doveroso omaggio di dieci opere, cinque per ogni artista, alla figura di Marco Polo, il grande viaggiatore, mercante e scrittore italiano in occasione del settimo centenario della morte. Il primo a portare con sé influenze artistiche e culturali da un capo all'altro del mondo, creando un ponte e arricchendo sia l'Oriente che l'Occidente.