Arte in corso
essere o non essere 19 artisti interpretano il Mondo Nuovo di Huxley
19/02/2025
Essere o non essere
19 artisti interpretano "Il mondo nuovo" di Huxley

una mostra liberamente ispirata a Il mondo nuovo di Aldous Huxley
organizzata da Ponte43 / heart – pulsazioni culturali
per Binario Arte
a cura di Simona Bartolena

inaugurazione
mercoledì 19 febbraio alle 19
teatro Binario 7 di Monza, via Turati 8
ingresso libero - orari: dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 15 alle 21


Scritto da Aldous Huxley nel 1932, data precocissima visti i temi trattati, Il mondo nuovo racconta di un immaginario stato totalitario del futuro, nel quale ogni aspetto della vita viene pianificato secondo la logica del produttivismo. Gli uomini stessi sono prodotti industrialmente in provetta, vivono senza preoccupazioni, hanno accesso a qualsiasi piacere materiale, ma non provano alcuna emozione né possono manifestare sentimenti o pensieri individuali. La società è divisa in classi sociali determinate geneticamente. Non esiste conflitto perché si accetta senza alcun dubbio il proprio stato, né si ambisce a un qualche miglioramento sociale. Non esiste la guerra, né la fame, né le malattie. Ma non esiste nemmeno l’amore, nemmeno quello materno. La maternità, anzi, è considerata pornografia. Nessuno ha genitori. Tutti appartengono a tutti e a nessuno. Non esistono legami d’affetto. La sessualità è libera e disinibita, svincolata da ogni passione o sentimento. La felicità consiste nell’essere semplicemente quello che si è. Nessuna ambizione, nessun desiderio, nessun sogno. Solo esistere, secondo le modalità per cui si è stati creati e programmati. Tutta la vita sociale è basata sul consumo e sulla necessità che esso esista. L’uomo è fatto per produrre e consumare.

Il visionario testo di Huxley mette in campo tematiche ancora oggi di scottante attualità, ponendo il lettore davanti a questioni tutt’altro che banali. Alcuni dei temi su cui ruota la narrazione sono particolarmente interessanti: la felicità, la manipolazione genetica, l’eugenetica, il consumismo, l’anestesia del pensiero che porta a un’apparente serenità. La complessità e la quantità di suggestioni ancora attualissime che Huxley getta tra le pagine del suo capolavoro rendono il libro terreno assai fertile per una sua trasposizione nelle arti visive.

Essere o non essere (il cui titolo fa riferimento a William Shakespeare, simbolo nel romanzo della letteratura che genera pulsioni pericolose e risveglia sentimenti ed emozioni che devono restare sopiti) riunisce diciannove artisti contemporanei che hanno voluto interpretare Il mondo nuovo descritto da Huxley, trasponendolo nel presente.

Come cardine, quasi un filo rosso che attraversa la mostra, c’è la questione della libertà: paradossalmente, in una società in cui tutto è perfetto e stabilito, è la libertà di essere infelici (e dunque liberi e autonomi nel pensiero) il bene più prezioso. Ha senso rinunciare alla perfezione di una vita senza sofferenze, in nome delle emozioni, positive o negative che esse siano? Ha senso rifugiarsi nell’oblio della ragione, scappando dalla possibilità di un pensiero inquieto o di una sensazione inaspettata?

Le risposte da parte degli artisti invitati sono arrivate forti e chiare. L’argomento era impegnativo, ma profondamente coinvolgente nella sua straziante verità e attualità. Il futuro distopico di Huxley è ora molto più concreto di quanto probabilmente l’autore stesso non si sarebbe aspettato. I temi trattati e l’oscura visione di un’evoluzione non così assurda della condizione umana superano di gran lunga l’aspetto descrittivo del libro. Agli artisti non si è chiesto, ovviamente, di creare delle illustrazioni per il testo, ma di trasporne i contenuti rendendoli oggetti di indagine artistica, cogliendone gli aspetti che più si potevano avvicinare alle tematiche già presenti nella loro ricerca.
Ciascuno degli artisti coinvolti ha proposto, quindi, un lavoro al contempo fedele alla propria poetica e alla propria cifra espressiva, ma pensato per approfondire uno degli aspetti della società descritta nel testo.

Una mostra eterogenea nei modi, ma uniforme nei messaggi, composta dai lavori di artisti che hanno voluto cogliere dal romanzo di Huxley gli aspetti che più sentivano affini alla propria ricerca, ma anche al proprio modo di pensare.

Gli artisti di Essere o non essere
Gildo Brambilla, Elisa Cella, Andrea Cereda, Giovanni Cerri, Chiò, Francesca Della Toffola, Armando Fettolini, Nadia Galbiati, Arianna Iezzi, Marianna Iozzino, Carlo Mangolini, Andrea Meregalli, Giacomo Nuzzo, Lorenzo Pacini, Maurizio Pometti, Gabriele Randaccio, Alex Sala, Giovanni Sesia, Matteo Suffritti.