I segnali fondamentali che caratterizzano l’universo dei Breaking Wood è il suono del clarinetto - vera e propria voce narrante - e la sua elaborazione in tempo reale; la parte di sonorità elettronica è data invece da paesaggi sonori, elementi come l’acqua - spesso captata attraverso microfoni subacquei -, il vento e il fuoco, il trattamento delle superfici - anche direttamente con il microfono -, la spazializzazione delle fonti.
Breaking Wood porta avanti una ricerca che si focalizza su forme e segnali prelevati direttamente dal contesto naturale, da materie industriali, da tutto ciò che il quotidiano tiene nascosto.
I loro live si basano su improvvisazioni sonore spesso accompagnate da proiezioni video artistiche.
L’utilizzo che viene fatto delle tecnologie elettroniche e di quelle digitali si basa sul portare agli estremi i dispositivi stessi: microfoni a contatto ed elaboratori del suono a controllo tattile; prolunghe, tubature e effetti applicati al clarinetto.
Con le loro performance audiovisive hanno calcato i palchi di numerosi festival di musica elettronica e sperimentale, hanno suonato in gallerie d'arte, musei, centri sociali, spazi occupati, su imbarcazioni e in contesti naturali come cave e boschi.
Il loro ultimo Tour "Landscape" (2014) ha fatto tappa in Italia (Roma, Assisi, Taormina) e all'estero (Amsterdam).