Biblioteca di Vimercate
Piazza Unità d’Italia 2/G
Dal 26 settembre al 13 dicembre 2020
Inaugurazioni sabato 26 settembre 2020, ore 18.00
Una progetto a cura di Simona Bartolena
Organizzato dalla Biblioteca di Vimercate
In collaborazione con heart – pulsazioni culturali e Ponte43
La mostra è aperta negli orari di apertura della biblioteca. Per info: www.cubinrete.it
Arrivato alla sua terza edizione, dopo aver raccontato il libro come oggetto e il ruolo della parola, il progetto Pagine si occupa quest’anno della carta pensata come strumento artistico. I lavori esposti non si limitano all’uso della carta come supporto ma riflettono sulla volontà di riappropriarsi di questo materiale in maniera sperimentale, nella sua molteplicità di possibilità espressive: carta piegata, tagliata, modellata, incollata, usata come superficie pittorica, incisa, spaziando tra tecniche diverse. Ma anche differenti tipi di carta: da quella più raffinata nata per l’utilizzo artistico a quelle più inaspettate e lontane dalla tradizione, come la carta da forno o la carta delle bustine del te. La mostra racconta, attraverso i lavori di diciassette artisti di età e formazione diverse, le infinite possibilità di questo insostituibile materiale. Come sempre si tratta di un viaggio condotto attraverso visioni singolari: una molteplicità di sguardi che messi in dialogo creano un piccolo percorso in questo vastissimo argomento. Un percorso che ci auguriamo possa suggerire qualche riflessione e aprire strade creative.
In mostra opere di:
Claudio Beorchia, Bruno Biffi, Eligio Casati, Ausilio Cattaneo, Andrea Cereda, Helmut Dirnaichner, Matilde Domestico, Armando Fettolini, Fiuto, Adriano Mariani, Adelio Maronati, Elena Mezzadra, Patrizia Novello, Giangi Pezzotti, Roberto Picchi, Annalia Rivabene, Marco Rossi
La carta sembrava proprio essere in via d’estinzione, sostituita dal digitale: E-book, carte di credito, giornali on line, schermi di iPad e computer invadono le nostre vite, alleggerendoci dal suo "peso" e dal suo inutile ingombro. Eppure il profumo delle pagine stampate, la soddisfazione tattile di sfiorarne la superficie, il segno della penna che incide il foglio e lo deforma, la fisicità della carta, perfino il suo degradarsi e modificarsi nel tempo ci mancano profondamente. Certo, portarsi in valigia cinquanta libri in una tavoletta di piccole dimensioni è davvero molto comodo! E che dire del poter leggere dieci quotidiani contemporaneamente dallo smartphone, riporre migliaia di immagini in un cloud o scrivere rapidamente, cancellare, riscrivere di nuovo, correggere in automatico, inviare via mail i nostri pensieri Prodigi che ci fanno risparmiare tempo, tecnologie di cui non potremmo più fare a meno. Eppure quel profumo, quello scricchiolio, quella sensazione sotto le dita, quella patina del tempo sulle vecchie foto continuano ad avere un sapore tutto particolare, un sapore che nessuno strumento digitale potrà mai sostituire. E infatti la carta è sopravvissuta e sfida il suo temibile rivale proprio là dove esso non potrà mai raggiungerla: la dimensione poetica. Non è un caso che la carta stia ritrovando spazi importantissimi nella creatività artistica, protagonista della ricerca di molti artisti, impegnati nelle tecniche e nei linguaggi più diversi. Dal XX secolo a oggi, a partire dagli assemblaggi cubisti e futuristi, carta e cartone hanno catturato l’attenzione degli artisti, che ne fanno largo uso con motivazioni e approcci differenti.
(dal testo in catalogo di Simona Bartolena)