Arte in corso
L'OSSESSIONE DELLA NORMALITA': GINO SANDRI
16/01/2015
L’ossessione della normalità: Gino Sandri
16.01.2015_15.02.2015
heart – SPAZIO VIVO

una mostra a cura di
Giuseppe Brivio e Simona Bartolena
in collaborazione con l’Archivio Gino Sandri

Mombello: il luogo della follia
16.01.2015_15.02.2015
heart – SPAZIO VIVO

una mostra a cura di
Virgilio Fidanza
in collaborazione con LABA, Brescia
in mostra opere di: Giulia Augugliaro, Francesca Dolfini, Patrizia Giudicianni, Gabriele Gregis, Andrea Marcolla, Francesca Montorfano e Jessica Vitali



L’Associazione heart prosegue il percorso cominciato con la mostra L’ossessione della normalità – de Pisis, Trancredi, Fraquelli e Zinelli, con una nuova tappa del progetto che indaga il complesso rapporto tra arte e follia. Questa volta protagonista è Gino Sandri, intellettuale e artista straordinario, tristemente legato al Manicomio di Mombello, in cui fu recluso fino alla morte, per motivazioni non chiare, legate in qualche modo anche alla sua evidente indipendenza di pensiero. Abbiamo voluto ricordare Sandri in tutta la complessità della sua figura: non solo per i suoi splendidi e toccanti disegni che ritraggono le persone che gli sono accanto, ma anche per i suoi scritti, di altissimo livello. L’opera storica e quella pittorica di Sandri costituiscono un corpus unico: un meraviglioso affresco di volti, caratteri, tipi umani e personalità che emergono tra riflessioni esistenziali e intuizioni di folgorante modernità, in un rincorrersi di immagini disegnate e ritagliate nelle parole, di frasi scritte e suggerite dalla matita.
Da qui siamo partiti per procedere oltre nella nostra ricerca su un tema tanto complesso e interessante. Ma per non fermarci alla storia e arrivare fino alla vivacità del contemporaneo, abbiamo voluto accogliere anche un piccolo ma importante progetto proposto da sette giovanissimi studenti della LABA di Brescia, guidati da Virgilio Fidanza, fotografo già ben noto all’Associazione heart per precedenti collaborazioni.
Giulia Augugliaro, Francesca Dolfini, Patrizia Giudicianni, Gabriele Gregis, Andrea Marcolla, Francesca Montorfano e Jessica Vitali hanno messo i loro obiettivi fotografici al servizio di una prova non semplice: raccontare a modo loro il manicomio di Mombello.
Da sempre l’Associazione heart cerca di alternare esposizioni di artisti storicamente già ben affermati a progetti proposti da giovani talenti, in cerca di spazi per esprimersi. Questa volta abbiamo voluto mischiare le carte, lasciando che le due voci si mescolassero, pur nel rispetto dei due ben distinti percorsi.
Negli ultimi anni il manicomio di Mombello è stato più volte oggetto di indagine storica e artistica a più livelli, destando l’interesse di artisti, compagnie teatrali e letterati. Commentare quei luoghi senza dire quanto già detto e senza scivolare in una grammatica scontata, di troppo immediata fruizione, non è impresa semplice. Ben venga, quindi, la sfida di questi sette giovani fotografi che, con garbo e intelligenza, hanno cercato una loro strada per descrivere l’emozione, la storia, l’atmosfera del luogo.

Gino Sandri:
Gino Sandri nasce a Rossiglione Ligure il 14 Febbraio 1892. nel 1907 è alla libreria Hoepli, ove collabora come libraio con Branduani e Scheiwiller. nel 1911 si iscrive all’Accademia di Brera di Milano, ove ha come maestri Tallone, Bignami, Mentessi e Confalonieri. Frequenta gli studi di Longoni, Wildt e Belloni e illustra per Hoepli, nel 1916, Qua e là per il mondo di Barzini (con Beltrami e Salvatori). Collabora come illustratore per il Corriere dei Piccoli, la lettura, la novella, il Guerin Meschino e il novellino. Frequenta Carrà, Carpi, Bracchi e altri artisti del tempo. Nel 1921 illustra per Hoepli Fanciulli d’Italia di Gentile (pubblicato nel 1926) e Viaggio sentimentale di Sterne e nel 1923, ancora per Hoepli, una ricca edizione delle Poesie edite ed inedite di Carlo Porta (pubblicata nel 1929). Partecipa a mostre varie alla Galleria Permanente di Milano, a Palazzo Pitti a Firenze e alla Galleria Bolognesi a Mila- no, con una personale, ricevendo elogi e riconoscimenti da Calabi e Sinopico. Nel 1924 viene rinchiuso in un Istituto Psichiatrico prima a Roma, forse anche per motivi politici, poi a Turro, a Villa Fiorita, e a Mombello, dal 1926 al 1933, scomparendo all’attenzione di critica e pubblico. nonostante la sua lucidità e la straordinarietà della sua produzione grafica, il suo "stato di menomato" e la sua condizione di emarginato ne condizionano i contatti e la ripresa artistica. rilasciato, tenta inutilmente di riprendere i contatti con il mondo dell’arte. Nel 1938 propone a Hoepli disegni e bozzetti per un’edizione, mai realizzata, de I promessi sposi, su cui lavorava da anni. Successivamente, dopo un altro ricovero nel 1938, propone a Hoepli, senza esito, la pubblicazione del manoscritto Cosa è la follia, con i disegni somatici realizzati durante il periodo di reclusione. Nel 1941 illustra per Ceschina alcuni libri per ragazzi. Altri ricoveri si susseguono sempre più frequentemente dal 1945 al 1952, sino a che, nel 1953, viene rinchiuso definitivamente all’Ospedale Psichiatrico Antonini di Mombello (Mi), ove, abbandonato, muore il 6 novembre 1959.

L’ossessione della normalità: Gino Sandri
Mombello: il luogo della follia

16.01.2015_15.02.2015

heart – SPAZIO VIVO
via Manin 2, angolo via Trezzo
Vimercate – Mb
info@ssociazioneheart.it
www.associazioneheart.it

Inaugurazione
16.01.2015 ore 21.00
con la presenza di Paolo Conti, presidente dell’Associazione Gino Sandri

Orario di apertura
sabato e domenica dalle ore 16.00_19.00
e in occasione degli eventi in calendario



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