La mostra Ciboh?! arriva alla sua terza tappa. Questa volta la sede è il Castello di Bellusco.
Inaugurazione sabato 12 settembre alle ore 11.00
una mostra di heart-PULSAZIONI CULTURALI in collaborazione con Assessorato alla Cultura
a cura di Simona Bartolena
12 settembre – 27 settembre 2015 CASTELLO DA CORTE
DI BELLUSCO
Inaugurazione sabato 12 settembre ore 11,00 - SEgUIRà APERITIvO
CIBOH?! arriva alla sua terza tappa, dopo essere stata allestita nelle stanze del MUST di Vimercate e negli spazi di BiffiArte a Piacenza. Una mostra itinerante ma mai uguale a se stessa, che ha saputo modificarsi, di sede in sede, per adeguarsi agli ambienti che l’hanno ospitata. Arriva ora, in questa nuova veste, al Castello di Bellusco, location suggestiva e particolare, che saprà cambiarne nuovamente la logica e le modalità di fruizione.
Il rapporto tra cibo e arti visive ha lunghe radici, che giungono fino all’antichità delle pitture parietali egizie. Elemento rituale, simbolo religioso, monito sulla caducità della vita terrena, racconto quotidiano, veicolo di denuncia sociale, ironica riflessione sull’identità contemporanea... l’iconografia del cibo ha cambiato più volte volto, mutando intenzioni e significato ma continuando ad abitare la storia dell’arte con un ruolo da protagonista.
In aria di EXPO parlare di cibo può essere scontato, a tratti persino pericoloso. Il tema è certamente sulla bocca di tutti, direi quasi inflazionato, e rischia, senza dubbio, di perdere il suo reale significato, privilegiando il culto della buona cucina e il suo immaginario da super chef televisivi o da ristoranti stellati a discapito dei molti altri importanti motivi di riflessione che esso sa suggerire.
Questa mostra è una piccola goccia in un argomento sterminato: una visione personale, e quindi parziale e soggettiva, su un soggetto iconografico straordinario, dalle infinite possibilità espressive. Gli artisti che ne sono interpreti – tra loro molto diversi per storia, personalità e linguaggio – hanno un ruolo preciso: raccontare l’identità del cibo da di- verse prospettive, aprendo ciascuno una piccola-grande riflessione su cosa significa per l’umanità l’alimentazione e la sua ritualità. Ora con ironia, ora con linguaggio evocativo, ora con ascendenze spirituali, ora con una grammatica terrena, perfino dissacrante, i lavori esposti hanno il compito (arduo) di tracciare un percorso nei mondi del cibo: da quello quotidiano, concreto e tangibile a quello simbolico, trascendente e mi- stico; e, sebbene protagonista indiscusso sia l’alimento per eccellenza, il pane, non sono affatto esclusi dall’indagine i cibi del contemporaneo, anche quelli della produzione industriale. Un gioco in fondo molto serio, che ci ricorda il ruolo fondamentale del cibo nella nostra società, nella nostra identità, nella nostra vita.
Simona Bartolena
(curatrice della mostra)
In mostra opere di:
Mario Bacchiocchi, Simone Casetta, Andrea Cereda, Silvia Cibaldi, Vittorio Comi, Eracle Dartizio, Giorgio Donders, Andrea Ferrari Bordogna, Armando Fettolini, Roberto Fumagalli, Michele Munno, Lorenzo Pacini, Attilio Tono, Giovanna Torresin, Armanda Verdirame, Pierantonio Verga